Point break

Il tramonto è uno dei più emozionanti degli ultimi anni, giallo, arancio, rosso... tutto rosso... le montagne e i paesi sulla costa. Incredibile dopo il temporale di questo pomeriggio. Sono ubriaco di bellezza, come da tempo non capitava. Il vento cade letteralmente sull'acqua come se fosse formato in colonne... sono sballottato dalla risacca e dalle onde... onde formate... a serie di tre e poi di due e poi di tre. Passani i battelli... incasinano tutto, ma le onde sono più grosse. Nel pozzetto già quattro dita di acqua, il paraspruzzi nel baule dell'astra, penso ai sit-on-top americani visti su internet... Ed è adesso che capisco, non so cosa, ma capisco che è bello essere qui, con il culo a mollo, un po' freddo... ma poco però, ma il sole... e il vento pazzesco. Mi muovo verso il largo, se dò la pagaiata giusta sulle onde il kayak esce dall'acqua per quasi metà della sua lunghezza e quando ricade, la punta affonda tra un'onda e l'altra. Sempre più acqua nel pozzetto. Sono un po' più al largo, la risacca non si sente più ci sono le onde ben formate, ben intervallate... mi giro spalle al vento, almeno credo e non ne sono più tanto sicuro: da qualsiasi parte guardo ho sempre il vento sulla faccia. Perpendicolare alle onde, sto qui e basta... arriva l'onda mi abbraccia e solleva, un passo di valzer e mi deposita 10 mt più in là. Ne arriva un'altra, un colpo di pagaia, mi accompagna, cerca di superarmi, un altro colpo, mi spinge ancora, sposto in avanti il peso e la punta affonda un po' ... la coda viene spinta di lato e l'ondina entra nel pozzetto. Funziona... funziona davvero... è divertente. Eccone un'altra, gli sono quasi parallelo, mi prende mi rialza e passa via... Ancora, pagaiata a destra, mi prende, pagaiata, mi accompagna, pagaiata e prosegue... è così, funziona così!!! Ancora e ancora e ancora, le spalle fanno male e le gambe e gli addominali, c'è un arcobaleno... torno verso la costa, è bello qui non c'è strada, solo pareti rocciose che cadono nell'acqua massi e insenature. Ritorno sulla punta, l'acqua è più calma, entro nel porticciolo sbarco e svuoto il kayak... Gente che guarda, si avvicina e chiede... non sono nessuno, ma mi sento bene, suscito curiosità ed interesse... ma dura poco... un "ma quanto costa" di troppo mi infastidisce. Acqua, ancora acqua, meno mossa, onde meno pronunciate ma sorprendentemente regolari. Giocarci... da qualche parte ho letto una cosa che ho fatto mia, da bambino c'erano tre cose che immaginavo tanto da esserne quasi convinto: il mio amico invisibile, la pozione magica che protegge e rende invincibili e volare. Ed adesso sono qui, ed è adesso che capisco... l'Orso quello di carne ed ossa è il mio amico invisibile, il caffè la mia pozione magica, e con il mio kayak posso volare. Tutto questo vicino a casa... ma lontanissimo dal mondo.

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