La sinfonia dell'acqua bianca

Schschchchchchch.... questo suono (non è quello dello sciacquone del cesso) quante volte lo abbiamo pensato e sognato? Come Ulisse era bramoso di udire il canto delle sirene così il canoista lo attende con ansia. Si, con ansia, una parte è desiderio e l'altra è paura, la stessa paura di Ulisse che si fece legare per tempo, lo stesso desiderio di Ulisse che sa di non potergli resistere.
Si vaga per boschi e valloni, le orecchie tese e lo sguardo pungente per vedere quel bianco, per udire quel suono. Beate ricognizioni di nuovi torrenti di nuove avventure.
Personalmente mi piace piantare la tenda alla sera sul fiume e udire, amplificato dal silenzio della notte, l'acqua che scorre; sognare, e pensare, e scoprire al mattino che forse è solo un ruscello, e forse è una perla di rara bellezza in condizione di essere colta a minuti.
Quell'acqua è discesa per milioni di anni, si è scavata una via nella roccia, e ora è lì pronta ad accoglierci come fotogramma in un lungometraggio e scordarsi di noi subito dopo quando le onde si ripresenteranno nella forma primaria all'avvenuto passaggio. Noi non ci scorderemo mai di lei perchè è ormai in noi, ha formato nuove sinapsi nel nostro meravigliso cervello.
Questa musica a volte ci evoca ricordi lontani, a volte ci turba con il suo incessante messaggio, a volte ci rende sordi e muti ai compagni di discesa lasciandoci soli in un buco, separati dal mondo a lottare.
In altri momenti è il suono a ritmare i nostri gesti, a darci lo sprone a dirci è finita, ora ti puoi riposare in un comodo lago.
All'orecchio allenato del canoista non è rumore, ma un messaggio che ci avverte che forse e meglio guardare, a volte è la colonna sonora di un film che vorremmo riprendere ed estasiati ci sediamo sul bordo del fiume a vedere e a sentire anche quello che non siamo in grado di fare. Davanti ad una cascata od un impraticabile mi fermo incantato a guardare l'acqua che grida contorcendosi, allo stesso modo, alla sera godo le fiamme di un fuoco, spettacolo sempre uguale, ma sempre diverso.
Auguro a tutti buon ascolto e se proprio non c'è freddo niente calottina sulle orecchie.

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