Restare a secco

Il tempo a volte è crudele, e la meteo non promette nulla brutto (leggere buono) a breve. È ormai diversi giorni che sul CKI sempre meno messaggi, anche i disperati, astinenti forzati, non osano chiedere pietà al dio Pluvio. I ricordi carichi d'emozione si sono lentamente privati dei colori più vivi, anche con grande sforzo la memoria non si risuscita gran chè. Di norma, un'emozione svalutata, scialba è il massimo che possiamo ottenere. Per chi non ha la possibilità di emigrare in terre lontane non resta che la sana pazienza e la rassegnazione nel vedere sparire i calli alle mani e la lista dei lavoretti casalinghi da fare.
La canoa è appesa in garage coperta di polvere e per pudore è meglio non guardarla spesso. È inverno, è vero, ma una sosta così lunga io francamente non la ricordo, per noi appenninici è una poi una delle stagioni migliori. Neppure lo sci, che per molti è la logica alternativa si può praticare al di fuori del lunapark delle piste.
Che fare allora? Alcuni consigli per non sclerare:

  1. Al mattino non guardare fuori dalla finestra agognando le nubi, e dedicarsi di più alla cura del corpo, chissà che porti qualche distrazione.
  2. Togliere il link della meteo dai preferiti, meglio non farsi tentare.
  3. Nascondere con un drappo, pagaia casco ecc.. , occhio non vede cuore....
  4. Telefonare e organizzare incontri con civili strettamente non canoisti, per piacevoli conversazioni e noiosissime cene.
  5. Rallegrarsi di non avere rinnovato l'abbonamento a Kayak Magazine.
  6. Andare a correre o in alternativa riordinare la cantina, la soffitta, l'officina, la falegnameria o qualsiasi altra impresa che è impossibile portare a termine, sfiniti si dorme meglio.
  7. Farsi prendere dall'andamento della borsa a tal punto da sentirsi un broker (molto pericoloso).
  8. Cambiare auto, casa, compagna, nazionalità (costoso ma efficace).
  9. Imparare a giocare a bridge e giocarci da solo.
  10. Nei casi più gravi, farsi ibernare per un certo tempo; il disgelo porta sempre acqua. Per tutti ricordarsi che anche il peggiore dei tempi è sempre meglio che certa gente. Prima o poi cambia.

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