corso canoa kayak 2007

Sabato 23 e domenica 24 si sono svolte le prime due lezioni del corso base di canoa.

I neo Kayakers Silvia, Davide, Davide jr ed Elia si sono cimentati nelle prove di pagaiata, nelle prime manovre tecniche, ed hanno affrontato la discesa del naviglio.

Bravissima Silvia che non ha mai perso il sangue freddo e l’equilibrio ed ha terminato i due giorni senza nessun bagno.

Complimenti ad Elia, di 15anni, che già alla fine della prima lezione ha eseguito i suoi primi eskimi.

Emozione per tutti con l’imbarco svizzero dal Ponte di Castelletto di Cuggiono, salto di circa 6mt, tra gli applausi e le facce stupite dei passanti.

Le prossime lezioni si terranno sabato 30 sul Naviglio/Ticino e domenica 1 luglio con una discesa didattica del Sesia.

Ciao a tutti! Io sono Silvia e, come promesso, fornirò un resoconto sul corso di canoa di Giugno. Premetto che io non sono una persona particolarmente spericolata, tant’è vero che in partenza (e per quasi tutto il corso) ero molto, ma MOLTO preoccupata per il mio futuro: per fortuna la curiosità ha avuto la meglio, tanto da riuscire a seguire tutte e 4 le lezioni. Quindi mi rivolgo a chi spulcerà tutte le sezioni del sito perché, tentato dalla voglia di fare il corso, vuole trovare un motivo per NON farlo: buttatevi, ne vale davvero la pena!

Primo giorno: appena arrivata alla sede l’impressione è stata ottima, dato che più che i soci di un club sportivo ho visto un gruppo di amici, accomunati dalla stessa passione ma tutti con la voglia di scherzare; Marcello, il maestro, stava spiegando cosa avremmo fatto nel pomeriggio ai miei futuri compagni di corso Davide, Davide jr ed Elia. Caricate le attrezzature sulle varie macchine abbiamo raggiunto un bellissimo posto dove abbiamo avuto il nostro “battesimo” da canoisti: questo è stato in realtà il giorno più duro, almeno per me, anzi per essere precisa il mio commento è stato “un trauma!”, a partire dalle difficoltà insormontabili nel chiudere il paraspruzzi! Tornata a casa con le braccia dolenti mi sono preparata ad affrontare la mattina successiva la discesa del Naviglio. Una volta salita con sospetta circospezione sulla canoa, e presa un minimo di confidenza, è arrivata l’illuminazione: in corrente si fa molta meno fatica, sono salva! Non solo, lasciarsi trasportare dall’acqua tra il verde degli alberi (evitando rami e ortiche … ih! ih!) è favoloso. La degna conclusione di questa giornata è stata il salto dal ponte, assolutamente da fare, e non voglio dire altro perché credo che le foto del corso parlino da sole!

Il sabato successivo ci siamo dedicati alla discesa di un tratto del Ticino, durante la quale sono stata totalmente rapita dalla bellezza del posto: ok, è sempre il Ticino, però a vederlo da lì, cioè dal fiume stesso, è ancora più bello, per non parlare degli incontri inaspettati che si possono fare lungo la discesa… e qui chi era con me sorriderà di sicuro, vero? Mi sembra giusto dire poi che in questa giornata ho avuto il mio primo (e unico) bagno, che non è stato traumatico come pensavo.

Ultimo giorno: uscita sul Sesia. Un’immensa folla di canoisti, aspiranti tali, parenti e amici vari è partita alla volta di Scopello per intraprendere la nostra prima discesa in “acque bianche”. Arrivati sul posto completiamo il rito della “vestizione” e ci affidiamo alle acque verdine… questa discesa è stata (ovviamente) la più divertente, anche se sulle rapide ho rischiato più di una volta (ma anche più di 4) di ribaltarmi a causa dei percorsi alternativi che involontariamente sceglievo. Il tutto si è concluso con un “merendone” in una locanda-rifugio dove ci siamo tutti quanti avventati su polenta, salumi, formaggi e quant’altro.

Ora che ho raccontato tutto non mi resta che ringraziare i seguenti personaggi illustri: Marcello, il leggendario maestro, sempre sorridente e disposto a spiegarmi l’appoggio 350 milioni di volte. Grazie, davvero. Il Mario, per le impagabili lezioni “sulla pagaiata”, le pause sigaretta e le risate: ci vediamo al prossimo concerto dei Diumvana! L’Andreino, che condivide con me l’interesse nel saper distinguere tra una cavalletta cicciona e… una cavalletta: grazie, ora so che non sono l’unica! La Betta, un insostituibile esempio di girl-power. Irriducibile! Grazie anche a Roberto che mi ha fatto da guida lungo le rapide del Sesia e a Vinicio che tante volte mi ha aiutata a portare la canoa.

Grazie davvero a tutti, anche a quelli che non ho citato: il corso di canoa è bello soprattutto perché ci siete tutti voi!