Testo e foto di Alberto Bianchi
Il gruppo anziani KTT scelta la meta inusuale per la stagione, si dirigeva il 21 aprile alla volta delle Marche, dove nonostante la stagione avanzata c’era ancora acqua nei fiumi.
Gole del Candigliano
Alla prima sosta estiatoria (dal greco, vuol dire mangereccia ) a san Lazzaro (Bologna) presso l’osteria da wilma incontravamo Stefano figlio della proprietaria , vecchio canoista che avrebbe passato la sera a parlare di canoa se la wilma non lo avesse richiamato all’ordine , vedi servire ai tavoli .
Dopo l’arrivo avventuroso nella valle dell’esino senza luci causa rottura relè , ma le 4 frecce fanno una luce strepitosa , basta farci l’abitudine , piazzavamo la tenda di fianco a roulotte rumena , unici ospiti , turisti?, del campeggio.
Discesi il sentino e l’esino nei tratti classici ( gole di frasassi e della rossa ) con un discreto volume,ci spostavamo nella valle del bosso sopra cagli .
Considerate le dimensioni delle canoe di alcuni e la ristrettezza delle gole del bosso si optava per un trasferimento sul Candigliano, consigliato per la bellezza della valle, la morfologia del letto del fiume, il colore dell’acqua ed alcuni passaggi impegnativi che hanno dato soddisfazione .
Esaurite le possibilità in zona telefonavamo ad un centro raft nella valle del corno , cuore montuoso dell’umbria , scoprendo che la gestione del suddetto centro è di cristina e di suo marito armando ,nostra vecchia conoscenza ,già iscritto al canoa club gallarate , che non vedevamo da circa 15 anni.
Castellano
Il giorno seguente armando, dopo una giornata di duro lavoro sui raft riesce a sganciarsi e con il permesso del capo/moglie ci accompagna nella discesa del corno , torrente tranquillo , molto bello , con una portata costante da marzo a novembre di almeno 5 mcs ,peccato che dopo 7 km una presa totale dellh2o rende i seguenti 10 km di gola (3°/4°) non navigabili.
Il 25 aprile armando non è libero , ci diamo appuntamento per mercoledì e noi andiamo sul nera, discesa pomeridiana perché alle 13 chiudono i rubinetti ed il fiume si secca completamente , si scende circondati dai raft ( siamo nel loro regno= business enorme ) in una gola stretta con 20 mcs sotto il culo che pompano , giusto per rendere l’idea in modo raffinato .
Castellano
Martedì 25 ci ritroviamo con Armando , Cristina e Beppe ,appena arrivato dal nord , alle fonti del clitunno , che ci dicono aver già visto dei canoisti , cena in trattoria e programma del giorno dopo : Tronto , che grazie a lavori su opere idrauliche ha h2o per molti Km .
Il tempo non è un gran che, ma la discesa è lunga e soprattutto nella seconda parte abbastanza impegnativa , al gruppo si è aggiunto Alessandro , giovane ed entusiasta canoista umbro che ci ha ringraziato per la discesa a vista ,per lui insolita .
Alla sera siamo ospiti di cristina ed armando . gran mangiata , gran bevuta e dormita nel camper di beppe in compagnia di un cinghiale insonne , prontamente scomparso la mattina .
Castellano
Il giovedì lo passiamo in completo relax , dopo una rapida discesa del corno valichiamo i sibillini e seguiamo il tronto fino ad acquasanta terme , giudicando il tratto da favalanciata ad h2osanta fattibile con trasbordi limitati e sbarco alle terme in prossimità della cascata di h2o calda che forma una pozza di fianco al fiume prima di confluirvi .
Scesi ad Ascoli risaliamo la valle del Fluvione , che si mostra a spizzichi , sembra interessante ma in ogni caso non ha l’h2o a causa del solito prelievo , da segnalare una bellissima cascata navigabile di circa 12 metri in prossimità di un vecchio mulino , la strada molto bella ci porterà a castelluccio di norcia .
L’altopiano di castelluccio viene chiamato piccolo tibet ed è una conca a 1500 mtr di quota circondata da vette alte fino ai 2500 mtr , il sistema montuoso è carsico e rifornisce di h2o i fiumi della zona .
Venerdì ultimo giorno appuntamento con armando per la discesa del castellano , probabilmente una prima , torrente che scende dai monti della laga scorre al confine tra marche ed Abruzzo e confluisce nel tronto ad ascoli piceno .
Con armando sono anche Alessandro e giuliano che abbandoneranno la discesa dopo 500 mtr giudicandola troppo impegnativa per loro . Effettivamente il percorso è di tutto rispetto : lungo , ingolato di difficoltà media elevata con alcuni passeggi molto difficili . Il paesaggio è incantevole la forra a tratti boschiva , a tratti rocciosa con cascate che affluiscono e la strada che passa molto lontano fanno di questo torrente una vera perla dell’appennino .
Da segnalare la locanda Scuppoz a valle castellana che dopo averci rifocillati egregiamente ci ha permesso di pernottare con il camper nel loro posteggio .
Alberto sul Castellano
Partecipanti : Agostino , Alberto , Anselmo , Beppe , Gastone e Piero in compagnia del canoa club norcino : Armando , Alessandro e Giuliano
Fiumi discesi : Sentino , Esino , Candigliano , Corno , Nera , Tronto, Castellano .
La PRIMA:
Scheda Castellano : imbarco Ponte sotto Morrice sponda dx sentiero a monte del ponte ; sbarco ponte di valle castellana (molto scomodo ) o meglio all’inizio del lago di talvacchia .
Lunghezza 7 km I° sbarco , 9 km sbarco al lago .
Tempo di percorrenza dalle 4 alle 6 ore , difficoltà IV° , V° ( V+, III ) .
Caratteristiche : torrente in gola, con salti , scivoli , imbuti , rapide ostruite e una cascata di 7metri molto pulita sia sopra che sotto ( si trova circa 1 km e 1\2 dopo la partenza ed è preceduta da due rapide di V in prossimità di una passerella pedonale ) , tutto è trasbordabile più o meno agevolmente , presenza di alcuni tronchi , la navigazione a vista è spesso difficile .
Disceso il il 28/04/06 da Alberto , Anselmo , Armando e Beppe.