Una discesa bellissima. Usciamo aspettandoci
la solita temperatura polare della dora,invece...ci sono 27
gradi! Incredibile! livellone,caldo e libidine post discesa, cosa c' è
di meglio?!
saliamo in macchina e andiamo alla ricerca
di un posto per dormire nella valle del buthier.
troviamo uno spiazzo vicino a un campo
sportivo, ci accampiamo e veniamo raggiunti da Marco, Chiara e Lucio.
insieme mangiamo una deliziosa pasta condita
con olio, peperoncino e dado star, minuziosamente preparata dal nostro
cheff marcello....
Sabato mattina ci raggiungono Gabriele e
Pamina e mentre facciamo colazione, sentiamo uno strano rumore d' acqua,
guardiamo il fiume e vediamo che si sta alzando a vista d' occhio. alla
digha hanno aperto i rubinetti, così decidiamo, come da programma d fare
il Buthier che nessuno di noi ha mai fatto.
Risaliamo la valle e andiamo a cercare
un imbarco.
Io, gabriele, marcello e pamina ci
imbarchiamo al paese valpelline (tratto alto), alla partenza il fiume è
molto ripido e continuo di IV con una bella rapida di V e trasbordo
di una rapida di VI resa impraticabile per la presenza di tronchi, ci
rimbarchiamo e si continua poi con un tratto di III sempre molto
continuo. nel tratto basso delle gole raggiungiamo marco, lucio, guido,fabio
e continuiamo insieme la discesa, che si rileva sul III grado, sempre
continuo, abbastanza lunga, purtroppo negli ultimi chilometri l' acqua
puzza e il fiume perde pendenza, a mio parere molto più bello il tratto
superiore.
Dopo aver fatto merenda allo sbarco ci
dirigiamo sulla Dora, ci imbarchiamo nelle gole di Avise, notiamo subito
il livellone, le prime rapide ci danno subito l' idea di quanto pompa,
arriviamo alla centrale, mi fermo in morta, mi giro e vedo Marcello
girare in un grosso buco, eschimi su eschimi e non lo molla, dopo
qualche interminabile secondo di lotta con il buco, che gli ha fatto
fare ottime figure da rodeo,esce a nuoto,nonostante la velocità della
corrente riesce a recuperarsi tutto e raggiungere la riva.
Bagnone!
Nel frattempo, Guido uscito per soccorlo
perde la canoa, che ritroverà più tardi dopo lo sbarco di Levrogne.
Alla centrale ispezioniamo la rapida, è
molto grossa, nessuno pare convinto di continuare, anche perchè dopo
inizia la goletta dove uscire e trasbordare è pressochè impossibile,
decidiamo di sbarcare li. Gabrio scivola e pesta il ginocchio su un
sasso, non è giornata.
A piedi raggiungiamo l' imbarco di Levrogne
dove ci aspetta la Betta in gran forma e ci facciamo una bella discesa,
molto divertente!
Allo sbarco insisto per fare il Grand Evya o
il Valnontey, ma sono un pò tutti provati dalla giornata, riesco a
convincere solo Marcello a fare il Valnontey, risaliamo la valle fino a
Cogne accompagnati da un forte temporale, arriviamo all' imbarco, la
temperatura è scesa a 14 gradi e il Valnontey più che un torrente sembra
una valanga, è in piena sposta sassi e porta giu alberi! decidiamo di
ritornare a casa.