NO PROBLEM JAMAICA – YAMAN!!!

 

 

Testo Roberta Tondini   Foto: Susanna Massaro Roberta Tondini

 

 

il video della jamaica   (per scaricare tasto destro salva oggetto con nome )

 

PAGAIATRICI : Betta, Susanna e Sabrina

 

L’isola caraibica non è l’abituale meta del canoista italiano, se poi i canoisti italiani sono tre canoiste italiane l’associazione con l’isola non è certo canoistica. (vedo i vostri sorriseti mentre leggete)

 

 

 

La Jamaica vanta, oltre a lunghe spiagge di sabbia bianca, mare cristallino, fitta foresta pluviale, un’invidiabile numero di fiumi navigabili.

Alcuni scendono dalle Blue Mountains, che raggiungono i 2000mt di altezza, altri scorrono tra piantagioni di canne da zucchero, o palmeti rigogliosi.

I corsi d’acqua sono equamente distribuiti su tutta l’isola, ma di particolare interesse canoistico, è la zona nord est nelle vicinanze di “Ocho Rios” ed alle pendici delle Blue Mountains.

 

 

La difficoltà maggiori le abbiamo incontrate nel raggiungere gli imbarchi, le strade costiere sono quasi sempre buone, ma appena vengono abbandonate l’unico mezzo adatto sono le Jeep o i fuoristrada, capita poi di doversi “accontentare” di un tratto meno lungo del fiume a causa di un ponte crollato durante la stagione delle piogge.

 

Il nuovissimo mezzo jamaicano

 

Abbiamo percorso 5 differenti tratti su 4 fiumi.

Il Great River, percorso in due tratti uno commerciale e meno impegnativo ed un secondo tratto più allegro, il White River, il Rio Grande e lo Swift River, purtroppo rovinato dalle compagnie di estrazione che lo utilizzano per ricavarne materiale da costruzione. (anche in un’isola all’apparenza paradisiaca ci sono problemi legati allo sfruttamento indiscriminato e indisciplinato dei fiumi)

 

La bellezza della natura che li circonda, e la quantità di uccelli, farfalle, fiori e piante che si incontrano durante le discesa è indescrivibile, bellissimi gli aironi blu, inquietanti gli avvoltoi che girano sopra le teste, e impressionanti le felci alte parecchi metri che si incontrano lungo le rive.

 

 

L’acqua è sempre molto limpida quasi cristallina, con tonalità che variano dall’acqua marina all’azzurro limpido, le rocce cambiano non solo da fiume a fiume ma anche durante la discesa, capita così di trovarsi in un fiume di friabile roccia calcarea, con nicchie e sifoni, oppure di imbarcarsi su una scura roccia vulcanica, o di trovarsi una parete basaltica, o ancora di sbarcare in mare.

 

 

La combinazione di acqua dolce nei fiumi, sole temperato, e mare è unica.

Nello spazio di poche ore ci si trova ad affrontare una rapida o un salto e poi a fotografare le razze e le stelle marine in riva all’oceano.

Che dire se non Yaman! Tutto perfetto.

 

 

 

 

Perfetto anche l’incontro inaspettato ma graditissimo con Pamina all’aereoporto di Miami.

 

 

Grazie alle mie compagne di viaggio, fantastiche in ogni situazione.

Betta

 

 

 

 

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