Ecuador 2008 suerte para tia la vida !!

Testo Di Andrea Colombo Foto:  Paolo Michele Daniele Video: Marcello

Il video kayak ecuador 2008

Partecipanti: Andrea Colombo ,  Michele Ramazza, Giorgio Codeluppi, Carlo Sbrenna, Marcello Parmigiani, Paolo Maifrè, Daniele vecchio, Luca Guidi

 

E' la sera del 30 gennaio, giorno prima dell’ attesissima partenza x l’ Ecuador, Luca e Michele vengono a casa mia, nessuno ha voglia di andare a dormire, e così sentiamo il resto dei compagneros (Marcello , Daniele e Paolo), ma sono gia sul divano con la copertina a guardare la televisione, troviamo tutti i locali chiusi, ma non ci arrendiamo , tra pizza, birra e racconti torniamo a casa  alle 2 di notte. Alle 6.30 del mattino eccoci tutti, andiamo a Malpensa (grazie Roberto x il passaggio!),siamo tutti preoccupati x il check-in, 6  canoe, rispettive pagaie, bagagli, pensiamo che non ci caricheranno mai tutto, invece la ragazza del check-in ci fa passare senza problemi!

Siamo tutti più tranquilli e arriviamo a Miami dove appena prima di prendere il volo x Quito incontriamo Carlo e così prendiamo insieme l’aereo che ci porterà nella capitale ecuadoriana, durante il volo Roberto un ragazzo rasta ci fa la prima lezione di spagnolo e ci racconta un po’ di aneddoti sull’ Ecuador.

Arrivati a Quito, recuperiamo tutti i bagagli e all’ uscita c’è una gran folla, non è x noi, ma Per la bellissima miss Ecuador !Senza fatica troviamo un taxi che ci porta all'hostal Crossroads, accogliente ostello gestito da un americano e punto di appoggio x molti canoisti.

Facciamo 4 passi e siamo praticamente in centro, andiamo a prendere un drink e ecco i primi incontri, subito sentiamo la simpatia e lo spirito di questo popolo muy caliente..Il giorno seguente passeggiamo un po’ nei dintorni dell’ostello, e in tarda mattinata prendiamoil pullman x Tena, usciti dalla capitale si attraversano le ande arrivando fino a 4000 metri di altitudine, x  poi discendere e attraversare la tropical montane cloud forest, dove si iniziano a vedere i primi fiumi e a quel punto la voglia di andare in acqua aumenta a dismisura, ma il viaggio è ancora lungo.Una volta passata Papallacta una piccola cittadina, l’asfalto scompare e le strade fino a Tena sono tutte sterrate!

Arriviamo a Tena, il clima è decisamente cambiato, fa molto caldo e siamo circondati dalla foresta amazzonica, ci facciamo lasciare all’ hostal Austria, dove rimarremo x una settimana,la signora che lo gestisce è molto gentile e sempre sorridente,subito incontriamo anche Luis il nostro tassista che ci porterà su e giù x i fiumi.Sistemati nelle camere andiamo a fare un giro x questa simpatica città e  dopo un assalto a secchiate d’ acqua scopriamo che è il periodo di carnevale!

È il 2 febbraio, oggi si va in canoa! dopo una bella colazione a base di uova e di un fantastico succo di mora,arriva Luis e su consiglio di Carlo che ci è stato il mese prima, andiamo sul Mishualli alto,il livello è buono e come prima discesa è l’ ideale x scaldarsi, ww 3°- 4°  per circa 3 ore, una goduria! Il sole brucia , l’ acqua è calda e la selva ci circonda, incredibile! Non mi sembra vero! la sera plachiamo la fame con ½ pollo a testa e la rinfrescante Pilsner , la birra locale, che ci accompagnerà x tutto il viaggio! È davvero piacevole camminare x Tena la sera, ci sono un paio di locali dove ballare, bere drink e la signora vicino al ponte pedonale fa degli ottimi spiedini di carne!Quella sera andiamo in un internet point x sentire Giorgio dove si trovava e inaspettatamente ce lo troviamo li, ora il gruppo degli “los italianos”è al completo!3 febbraio dopo un paio d’ ore di strada e qualche gavettone arriviamo all’ imbarco del Piatua, una delle discese più belle, fiume largo, massoni tondi, giungla di contorno, bei rapidoni , il livello è ottimo e allo sbarco c’ è una specie di baretto con birre fresche e stuzzichini e musica , a quel punto penso davvero che sto sognando…

La sera mentre andiamo a ballare alla Gallera, la discoteca più gettonata del paese, si scatena un temporale tropicale che porterà in piena tutti i fiumi della zona.

Per il giorno seguente in programma c’è lo Jondachi, che la guida descrive come un torrente dall’ acqua cristallina, ma arrivati al ponte dove c’è l’ idrometro scopriamo che è un fiume di volume con acqua marrone, il tratto alto è improponibile, il basso ci tenta ma sono 30 km nella giungla senza uscita, allora il buon senso ci porta sul Misuhalli alto, disceso 2 giorni prima, ma anche questo è in piena, ci imbarchiamo… che discesa!( Per chi ha presente la Dora, erano quasi 3 ore come il tratto di Champex alle sei di sera in pieno luglio, però con l’ acqua calda!) Discesa da  sballo!

La sera ci meritiamo un ‘ altra serata mondana in Tena e il giorno seguente torniamo sullo Jondachi, dove il livello è calato, ci imbarchiamo x il tratto basso, il paesaggio è affascinante, la giungla ci avvolge x circa 30 km, facciamo una sosta su una spiaggetta a circa metà discesa e veniamo circondati da farfalle colorate; alla confluenza con Hollin, diventa un fiume di volume, con ancora qualche rapida divertente.

Allo sbarcio siamo sfiniti ma Luis si fa trovare con del succo di maracuja e dei paninetti, grande Luis! Sulla strada del ritorno all’ hotel ci massacrano di gavettoni, pare sia l’ ultimo giorno del carnevale, per fortuna, ma intanto ci arriva fango, frutta marcia e non solo….

6 febbraio torniamo sullo Jondachi, questa volta tratto alto con un bel livello, scendiamo velocissimi  perché un temporale ci insegue e in poche ore siamo allo sbarco, uno dei tratti più belli e impegnativi  nella zona di Tena. 7 febbraio Luca non sta bene, Paolo e Daniele  si prendono un giorno di riposo, mentre al  resto del gruppo aspetta il Misuhalli basso, un classico dell’ Ecuador, anche se a mio parere uno dei meno entusiasmanti, il panorama è sempre incantevole, e le rapide sono di volume, numerosi play spot, ma ci sono un po’ di tratti piatti e un massacrante trasbordo nella giungla per più di un’ ora, tra fango, rocce scivolose, caldo umido insopportabile e formiche che pizzicano i piedi, oltretutto l’ acqua è un po’ puzzolente, ma allo sbarco restiamo a giocare incantati con le scimmiette.

8 gennaio il dilemma: Pusuno o Baeza? Il primo pare sia una chicca di Tena, ma di cui è praticamente impossibile avere notizie del livello invece Baeza è una cittadina a 3 ore a nord di Tena, dove ci sono nei dintorni parecchi fiumi; decidiamo x la seconda, x non rischiare di perdere una giornata, con noi si aggrega anche john un simpatico canoista americano.

A Baeza il paesaggio è decisamente cambiato, alte montagne verdi, pascoli x mucche e lama, case di legno, nuvole basse e  pioggia molto fine… sembra di essere in Austria!

Ci sistemiamo da Gina, un tranquillo hotel dove cucinano squisiti piatti e la specialità della casa è la  trucca (trota) che cucinano in tutti  i modi! Non ci facciamo mancare la discesa serale, optiamo per il Quijos tratto da ponte a ponte di circa un’ ora. Qui è decisamente più tranquillo di Tena, alla sera restiamo da Gina e Michele  dopo un’ esemplare opera di convinzione ci insegna il gioco dell’ assassino e così passiamo la serata a fare gli investigatori. Il giorno seguente ci spostiamo sul Papallacta uno dei torrenti più impegnativi che abbiamo disceso, 4-5 grado continuo a cui abbiamo aggiunto il tratto del Quijos chiamato casa de cheso, per un totale di 4 ore, reso davvero impegnativo dalla temperatura glaciale di quel giorno.

Baeza è un posto molto rilassante e tranquillo, ma è sabato sera e ci mancano le serate danzanti allora dopo 20 minuti a piedi andiamo in “centro” in cerca di un po’ di vita, è deserto, ci indicano una discoteca…. vuota! Torniamo in camera.Eccoci siamo quasi alla fine, 10 febbraio, ultima discesa ecuadoriana, oyacachi, tempo previsto circa 4 ore.. in un’ ora e 40 siamo allo sbarco! Anche questo fiume davvero bello! 3°-4° con qualche rapida un po’ piu impegnativa  Sempre continuo e con una discreta portata d’ acqua.Tornati da Gina, salutiamo John che parte x Montanita al mare e noi invece andiamo alle famose terme di Papalacta; dopo un’ oretta di viaggio sballottati al freddo nel cassone di un pick-up ci immergiamo in queste vasche decisamente rilassanti e calde, che ci fanno dimenticare di essere a 3500 m di altitudine, ma piuttosto di trovarci in grandi pentoloni pronti x cuocerci la pasta!Sento che la partenza si avvicina, l’ 11 salutiamo Michele e Giorgio che ritorneranno a Tena, per un’ altra settimana, mentre io, Paolo, Marcello, Luca e Daniele prendiamo una corriera x Quito, dove ci dedicheremo alla dura vita del turista, tra scalinate, chiese e foto ai monumenti..Da vedere la parte coloniale della capitale! Il giorno seguente ci siamo spostati  a Otavalo una cittadina a quasi 3 ore di bus a nord di quito, x visitare il più famoso mercato di artigianato dell’ Ecuador e comprare qualche souvenir.Il vero giorno del mercato è al sabato, dove si radunano parecchi artigiani indios, e centinaia di persone, comunque tutti i giorni ci si può immergere in queste bancarelle, ricche di stoffe colorate, tappeti, monili lavorati a mano e lasciarsi trasportare dai venditori che alla fine diventano quasi insopportabili.La sera  a Quito, Paolo, dopo ore a decidere, trova un bel disegno e se lo tatua su un polpaccio, in ricordo di questa bellissima vacanza.

Verso le undici entriamo in un locale, è strapieno di gente, ci facciamo prendere dalla musica e balliamo fino a chiusura, dimenticandoci quasi che alle 4 del mattino abbiamo appuntamento con un tassista che ci porterà all’ aeroporto, salutiamo questa fantastica città e eccoci all’ aeroporto di Quito per ritornare a casa…serata indimenticabile!durante il volo è inevitabile ricordare i fantastici momenti passati in questo piccolo paese dell’ america latina, dove già dal primo giorno ci si può sentire a casa, pur essendo su un altro continente, a tutte le persone che abbiamo conosciuto e alle avventure passate, con dei magnifici compagni di viaggio.

 

Da segnalare:

-         Marcello che il primo giorno ha rotto canoa e pagaia, quest’ ultima riparata con un manico di scopa

-         Isla amazzonica  a tena dove gli animali entrano e escono dalle gabbie a loro piacimento

-         Giorgio che nei giorni del carnevale ha lanciato una bomboletta di schiuma di un bambino dall’ altra parte della strada e facendo un gavettone ha spaccato il termos a Luis

-         Luis che era sempre in ritardo e ci mette le ore x fare manovra

-         Io e Michele che non abbiamo mai saltato una discesa

-         Il combattimento dei galli che non abbiamo visto e sul quale ognuno dava informazioni diverse

-         Le varie miss che abbiamo visto

-         Marcello che ha fatto un bagno sullo Jondachi alto

-         Io che 2 giorni dopo che eravamo a Tena mi sono accorto di aver lasciato sul bus la giacca nuova, messa una volta!

-         Il tatuaggio di Paolo

-         Le impeccabili informazioni di Pamina

 

 

 

Tena:

hostal Austria  8$ a notte con prima colazione, camere singole o da 4,

docce calde, televisione in camera, tutto sempre pulito e in ordine, la signora molto simpatica e gentile

 dove mangiare:

 ovunque da segnalare super pollo  

Baeza:

 ostello da Gina baeza colonial

 

Fiumi discesi

 

ALCUNE FOTO :clicca per ingrandire

Sulla strada per tena

sterrato con bus

kayak wall in tena

il nostro mezzo

Mishualli

Mishualli

Mishualli

sbarco sul Piatua

Amantide gigante

serpenti sotto grappa sul piatua

sosta sullo Jondachi basso

piatua

carrello

strada per piatua

albero

kayaks

da gina

bimbi a baesa

grandi a baesa

in chiesa

bart

chiesa quito

otavalo

andrea

Jondachi lower

Jondachi lower

Jondachi lower

sbarco jondachi

Tienda

piante tropicali

Fiore

IL TAPIRO quello vero !!!

Tena il ponte

Sarte

Scimmia con Luis

Papallacta

Papallacta

Papallacta

Papallacta

Papallacta

maricones

baesa team

scala a quito con Luca

maifrè fashion

wowww foto foto

carnevale

carnevalizzato michele

Paolo

Marcello

Mishaualli in piena

Mishaualli in piena

Mishaualli in piena

Cane viola

Jondachi basso

Mishaualli basso

tienda

bimba

papallacta

los italianos

mono

ponte sul queso

ponte

cucina

quito vecchia

la beata di quito

fogna di quito

bus per tena

ponte a tena

anaconda

il mezzo

3 boys and 1 girl

mishaualli alto

mishaualli alto

mishaualli alto

mishaualli alto

farfalla

mishaualli alto

riparazione pagaia

riparazione canoa

ponte sul Piatua

piatua

piatua

piatua

piatua

piatua

piatua

sbarco piatua

cabana

formiche rosse

non passa

jondachi alto

carrello ..rotto !!!

jondachi alto

jondachi

jondachi basso

jondachi alto

jondachi alto

papallacta imbarco

papallacta

 

La più esauriente delle guide dell' Ecuador per canoisti ..La  Pam guida  (di Pamina Vitta)

scaricatela qui:

Ecuador2007.doc

 

 

 

 

altri report

 

 

 

http://www.canoaclubbologna.it/Ecuador

 

www.brianzatour.org

http://spazioinwind.libero.it/ramazza/index.htm

 

 

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